Un ambientalista appassionato, forestale per 20 anni e oggi promotore del recupero delle foreste vergini, racconta tutto ciò che ha imparato e scoperto sugli alberi, esseri antichi ancora poco conosciuti.
Sono forse gli esseri più evoluti sul Pianeta? Gli alberi si sono diffusi sulla Terra da più di 300 milioni si anni, prima ancora dei primi mammiferi e dei dinosauri. Hanno avuto molte tempo per evolversi e adattarsi alle condizioni di vita del Pianeta. Sono a tal punto elaborati nei loro meccanismi fisiologici che prendono l’energia del sole e la trasformano in nutrimento. Questo lo abbiamo studiato tutti a scuola, forse senza neppure dare troppa attenzione a questo modo di vivere in totale autonomia e neppure al fatto che le piante sono ben il 97% del bioma, dell’insieme do esseri viventi sulla superficie del pianeta. C’è ancora molto che dobbiamo imparare sul regno vegetale e sui suoi esponenti più importanti nella vita dell’essere umano gli alberi.
Avremmo mai detto che gli alberi comunicano tra loro? Che collaborano contro nemici comuni? che scelgono di aiutare loro simili in difficoltà fornendogli il nutrimento che questi non riescono più a procurarsi? Che hanno memoria e provano emozioni?
Sono sempre più numeroso le voci che si solevano a raccontare con entusiasmo tutte le più recenti scoperte di questi nostri compagni di vita vegetali e sono state addirittura inaugurate cattedre universitarie di neurobiologia vegetale. Tra queste voci, più scientifiche, ecco che arrivano anche voci più calde di esperti sul campo, che hanno vissuto tutta una vita a stretto contatto con la foresta non considerandola mera materia prima, risorsa economica, ma riconoscendo in lei un essere vivente e intelligente, che mette in campo strategie per vivere bene in un ecosistema complesso.
E’ caso di Peter Wohlleben, ambientalista convinto, guida forestale per 20 anni in Germania e oggi dirigente di un’azienda forestale ambientalista che opera per facilitare il ritorno alla foresta vergine. Il suo libro "La Vita segreta degli alberi" arriva in Italia tra pochi giorni, il 5 settembre 2016, dopo essere già best seller nel suo paese. Una voce che traduce le nuove scoperte nel campo della neurobiologia e le osservazioni di decenni a stretto contatto con gli alberi in informazioni immediatamente accessibili e sorprendenti per tutti. Una porta aperta, quindi per riportare e persone a stretto contato con la natura e a metterle in condizione di avere un atteggiamento più attento, curioso e rispettoso nel contatto con le alterità vegetali.
Gli alberi sono parte integrante del nostro ecosistema, sono nostri compagni di viaggio sui questa Terra e se impareremo a conoscerli meglio, svilupperemo le competenze necessarie per guardare tutta la vita attorno a voi come qualche cosa che ci riguarda da molto vicino e non più come oggetto, risorsa economica o fonte di guadagno. Un libro, questo, che nell’ambito di una letteratura in crescita, diffonde il messaggio di base dell’Ecopsicologia: noi siamo parte di una creazione immensa sorprendente e meravigliosa, e c’è ancora tanto da scoprire.